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Rapporto Finale
Per i dettagli delle spese potete leggere il SANITA’
Formazione ACQUA Per quanto riguarda il Pozzo Margherita, dopo la prima fase per raggiungere la somma necessaria per poter realizzare il pozzo siamo passati alla seconda fase, ovvero la "selezione del villaggio", attività nella quale la nostra risorsa MenoMaliMap ha rappresentato un valido supporto. Durante le ricognizioni, abbiamo ricevuto una richiesta che in qualche modo è in relazione sempre con L'Acqua: in uno dei villaggi visitati, durante il periodo delle piogge il PONTE sull'unica pista utilizzata diventa assolutamente impraticabile costringendo gli abitanti ad affrontare gravi difficoltà. Ci è stato chiesto un aiuto per la ricostruzione. Stiamo provvedendo ad una valutazione economica e di fattibilità. Vi terremo informati. ISTRUZIONE
Ecco il Bilancio economico della missione dal quale potrete vedere che abbiamo speso più di quanto potevamo in base alle donazioni. Succede spesso che una volta sul campo, da una parte il limite del budget non può essere un deterrente al fare, e dall'altra siamo consapevoli di poter contare sulla vostra solidarietà. A questo proposito ricordiamo che mancano pochi giorni per la fine della raccolta fondi via facebook per questa missione. Dateci una mano condividendola per poter garantire le terapie post-operatorie. La raccolta di libri in lingua francese saranno distribuiti nei villaggi con scuole comunitarie e statali in collaborazionde il Liceo Francese Chateaubiand di Roma alla prossima missione.
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Ecco per integrale il Diario che mandiamo ogni giorno ai nostri donatori Giorno 0 Cari amici, con le valigie cariche di materiale sanitario, libri per la scuola, vestiti per i bambini e l' entusiasmo nel cuore, questa mattina all' alba è partito il volo della missione MenoMaliTrip 2019 . Oggi comincia il viaggio anche per il Pozzo Margherita . Il vostro prezioso aiuto ci ha fatto raggiungere la cifra necessaria alla realizzazione del pozzo e, una speciale inaspettata donazione arrivata qualche giorno fa, l'ha raddoppiata! Queste risorse, che avete messo con fiducia nelle nostre mani, ci consentiranno di non fermarci alla costruzione del primo Pozzo Margherita ma di proseguire invece il cammino con altri progetti necessari ai villaggi. Per ragioni di salute, questa volta, non potro' essere in Mali a seguire la fase iniziale del progetto: la ricerca e scelta del villaggio in cui realizzare il pozzo verrà comunque condotta grazie al MenoMaliMap nei prossimi giorni. La Missione Sanitaria comincia oggi stesso all'arrivo a Bamako, con le prime visite dei pazienti e le valutazioni degli interventi che si eseguiranno durante il Week-Hospital. Buon viaggio e Buon Lavoro al MenoMali e grazie a tutti voi! Ilaria ed Elio Giorno 1 Arriviamo nel pomeriggio e ci accoglie una città calda (38 gradi) con un sole offuscato dalla polvere. Facciamo una prima sosta all'Ospedale Gavardo, lungo il tragitto per delle visite mediche programmate. Arriviamo verso sera a Kati, poche decine di klilometri a nord della capitale Bamako, presso la missione che sarà la nostra base per i prossimi 10 gg. Il tempo di organizzare la giornata di sabato, che sarà dedicata interamente alle visite e alla selezione dei malati, e il primo giorno è già terminato.
Giorno 2.
La mattinata e il primo pomeriggio scorrono tranquillamente con circa 25 visite. 25 persone che, chi più chi meno, non avrebbero altra possibilità di curarsi, o per ragioni economiche o per oggettiva mancanza di adeguata assistenza sanitaria. Persone per le quali ci sarà comunque un importante miglioramento della qualità di vita. È stata data priorità a due casi per i quali si interverrà chirurgicamente domani, domenica, in una clinica privata di Bamako." Per il progetto Pozzo Margherita stiamo organizzando con i nostri collaboratori locali la verifica in questa settimana dei villaggi bisognosi segnalatici grazie al MenoMaliMap, comincia dopo la raccolta fondi la fase 2: scelta del villaggio. Grazie ancora a tutti voi che permettete tutto questo. Giorno 3 In questa missione mi troverò a fare da ponte tra gli amici che si trovano in Mali e tutti voi che ci sostenete ormai da tutta Europa. Non potendo far parte della missione attivamente cercherò comunque di sostenerla in qualsiasi modo, come spero proseguiate a farlo voi e tutte le persone che vorranno partecipare. Vi giro quindi la mail del Chirurgo Sergio Santamaria. "Oggi è giornata di sala operatoria a Bamako. Partiamo presto portando con noi uno dei due pazienti in programma. Madou Diarra, un ragazzo di vent'anni che da almeno cinque è costretto a convivere con una massa delle dimensioni di un pompelmo tra la mandibola e il collo. Inutile dire quanto questo rappresenti, oltre al problema strettamente medico, un grave problema sociale, in qualsiasi parte del mondo si viva. L'altra paziente che ci aspetta li in clinica è una giovane donna che da piccola ha subito l'amputazione di metà naso. Nella raccolta dei dati anamnestici abbiamo provato a capire come, ma, rispettando il silenzio come risposta alle nostre domande, abbiamo lasciato in bianco la casella. Sergio" Giorno 4 Buongiorno, vi inoltro la giornata di ieri, nel frattempo continuano ad arrivare donazioni importanti, proprio mentre la missione opera nell’ospedale di Kati. “Oggi abbiamo fatto sei degli otto interventi previsti. Ma oggi vorrei parlarvi di un'altra cosa. Dei pazienti che ritornano. Rivedere i pazienti operati è forse una delle più belle soddisfazioni del venire fin qui. È il segno di un legame umano che va oltre la performance chirurgica. Domani proseguiremo ad operare in day surgery e manderemo a casa gli operati di domenica. E visiteremo nuovi pazienti. E qualcun altro tornerà. Sergio” Giorno 5 Ani sogoma (buongiorno in bambara), siamo a metà della missione e come ci racconta Il chirurgo non mancano gli imprevisti africani, ma sopratutto cominciamo a vedere i frutti di in altro obbiettivo della nostra missione: la formazione. “Oggi è stato un giorno davvero caldo. Abbiamo dimesso i due pazienti operati domenica e operato altri tre pazienti a a Kati in day surgery. Gli ho chiesto di venire a seguire le due chirurgie maggiori di domani, un gozzo tiroideo con impegno intratoracico e un tumore parotideo. Avreste dovuto vedere i suoi occhi. Erano la raffigurazione dell'entusiasmo. Domani per lui e per noi sarà in ogni caso una giornata intensa. Sergio” Giorno 6 Mentre organizziamo la visita dei villaggi in lista per il Pozzo Margherita, la WeekHospital va avanti senza fermarsi, superando tutti gli ostacoli che leggerete qui di seguito. Vi assicuro che per lavorare in tali condizioni non basta sapersi adeguate ma é fondamentale la volontà di ognuno di loro. “Bamako è una città divisa dal Niger. La transitabilita' dei ponti influenza massivamente la circolazione già di per sé caotica. Il rendez-vous alla clinica è per le 10. La prima era prevista. Un gozzo tiroideo bilaterale con un prolungamento intratoracico. La procedura si è svolta, nella sua criticità, senza grossi imprevisti...la luce è andata via diverse volte ma a questo siamo ormai abituati. Si accendono le torce dei cellulari e si continua lentamente nell'attesa che ritorni o che faccia prima ad attivarsi il gruppo elettrogeno. Il secondo paziente incece è una voluminosa neoformazione della tiroide. Ho discusso ieri il caso Con il radiologo che ha eseguito la Tc evidenziando un sospetto pre-chirurgico di una massa a contenuto liquido. In fase chirurgica la diagnosi cambia drammaticamente e ci troviamo di fronte ad una massa altamente vascolarizzata a stretto contatto con il nervo facciale(deputato al movimento del volto). Usciamo dalla sala operatoria alle nove e mezza. Mettiamo qualcosa sotto i denti, ci accertiamo delle condizioni degli operati e cominciamo a dormire in macchina mentre Tall sapientemente ci riporta alla missione. In foto c'è Diallo che oggi ha fatto la sua prima esperienza chirurgica in sala operatoria. P. s. : vorrei raccontarvi una cosa. Alessio sta svolgendo un lavoro egregio. Non si risparmia, si inserisce con delicatezza e presenza nei complicati meccanismi organizzativi locali. Senza di lui tutto questo sarebbe impossibile. Chapeau al 'Tiecoroba' (vecchietto in bambara') ... come affettuosamente l'abbiamo soprannominato... Sergio” Giorno 7 Buona Giornata Mondiale dell’Acqua a tutti, sperando di essere sempre più consapevoli di essere per il 70% Acqua anche noi. Dal WeekHospital: “Ciò che succede durante missioni come questa è che il concetto del tempo cambia. La giornata di oggi è divisa in due. La mattina visite di nuovi pazienti qui a Kati e il pomeriggio sala operatoria a Bamako. La discussione dei casi nuovi, la programmazione chirurgica del pomeriggio li trattiene con noi. E noi siamo davvero molto contenti. Nel pomeriggio due casi in sala operatoria. Altre due donne con gravi problemi di gozzo che alterano in maniera importante la qualità della loro vita. Difficoltà a respirare, difficolta a mangiare e bere. C'è la mettiamo tutta per aiutarle a vivere meglio. Gli interventi sono impegnativi ma si concludono con soddisfazione. I pazienti una volta in camera si risvegliano senza dolore e in condizioni confortanti. Anche oggi il sonno comincia in macchina sulla via del rientro interrotto solo dai due check point militari ormai abituati al nostro passaggio serale. Sergio” Giorno 8 Buongiorno, “La colazione è un momento importante della giornata. Rigorosamente seduti tutti e quattro insieme, Tiecoroba, Tall Babà ed il sottoscritto, con uova, pane, papaya, limone e caffè, si ragiona sulle cose da fare nella giornata, sul materiale da reintegrare ed i pazienti da chiamare per il giorno dopo. C'è sempre spazio per qualche risata con Tall che bonariamente e scherzosamente apostrofa Babà. È prevista una intera giornata all'AM si Kati. Nuovi malati che arrivano, medicazioni da sostituire(con il gran caldo che fa non c'è cerotto che tenga), e tre nuove chirurgie in day surgery. La formazione è sempre la stessa. In sala operatoria continua la formazione con Babà e Diallo. Insegnare delle corrette tecniche di sutura ha per entrambi un valore di utilità. Per il futuro chirurgo un bagaglio indispensabile per quello che sarà la propria routine lavorativa. Ai due pazienti già programmati per domani, due gozzi tiroidei con distress respiratorio e disfagia ingravescente, se ne aggiunge un terzo, un ragazzo di 16 anni con un voluminoso osteoma frontale. Si va a dormire presto. Domani sarà una lunga giornata. Sergio” Giorno 9 “La clinique “Les Experts”. Comincia la giornata chirurgica. Una piccola pausa per pulire la sala e si comincia il secondo. Anche questo è una patologia tiroidea e anche questa di dimensioni poco usuali nella "parte di mondo fortunato" . Qui invece, dove l'accesso alla sanità è un lusso, purtroppo non è così inusuale. Anche questo intervento procede senza complicazioni(ovviamente non considerando le usuali variabili locali come i black out prolungati) ma la grandezza e la accentuata vascolarizzazione della massa rendono più lunga del previsto la sua asportazione. È ormai tardo pomeriggio e decidiamo di rinviare a domani il terzo paziente. Ci dirigiamo al solito locale per mangiare qualcosa e apprendiamo, dall'Italia (!), della strage nel villaggio Peul. Purtroppo è un paese da troppo tempo flagellato da eventi simili per sorprendersi ancora... Sergio” Giorno 10 L’ultima domenica é il giorno dei bilancio. Dal WeekHospital: “Ultimo atto. La stanchezza accumulata si fa sentire e con lei anche la temperatura che oggi è proprio insopportabile. Il resto della giornata è dedicato alla organizzazione del lavoro per quando rientreremo in Italia. Il protocollo per la patologia tiroidea stilato con il dott. Diarra è quello per il trattamento dei cheloidi operati stilato con il dott. Traore. Perché per tutti gli elementi coinvolti in questo progetto il "week hospital" è una settimana che dura i mesi che separano una missione dall'altra. Sergio” Giorno 11 Missione compiuta. “Oggi si rientra in Italia. La mattina la trascorriamo all'AM di Kati per rivedere tutti i pazienti operati. Riceviamo molti ringraziamenti che ovviamente giriamo a tutti voi che avete reso possibile tutto questo. Ovviamente arrivano anche pazienti nuovi che accogliamo e inseriamo nella lista della prossima missione. Il pomeriggio ci spostiamo a Bamako con le valigie già in macchina e andiamo a medicare e dimettere i pazienti ancora ricoverati. Anche in clinica il clima è sereno con pazienti e collaboratori. A proposito di clima oggi il termometro viaggia tra i 38 ed i 40 gradi. Finito il lavoro in clinica facciamo una riunione di chiusura con Paul e Babà per le ultime indicazioni mediche per i prossimi giorni. Ci avviamo all'aeroporto da dove sto scrivendo. Vi lascio in allegato un momento divertente tra il nostro bravissimo anestesista Cheick e Babà alla fine di una estenuante giornata chirurgica. Nonostante le difficoltà, la tensione e la criticità di questi giorni è stato fondamentale, per la migliore riuscita della missione, il clima di professionale serenità e amicizia tra noi. Grazie e alla prossima missione. Sergio”
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