Qui di seguito sono riportate le mail di mia madre che ci teneva al corrente di un progetto iniziato in Gennaio 2002 e che finalmente oggi in Giugno 2002 ha dato il suo frutto: un pozzo d'acqua in un villagio KOBA del Mali!!
Speriamo solo che sia il primo di una lunga serie, dopo tutto non ci vuole tanto per raccimolare un pò di soldi e fare rinascere un intero villaggio.
I testi sono integrali, scusatemi fin d'ora per eventuali considerazioni personali che comunque fanno parte della vita...
Grazie a tutti quelli che hanno reso possibile tutto questo:
prima di tutto alle suore missionarie suor Angela, Miriam e Carmen dell'Istituti
delle Suore Missionarie dell'Immacolata Regiana della Pace, ai
miei genitori,
ai finanziatori del progetto Marco Graci, nipote di Suor Carmen e Massimiliano
Semeghini del gruppo Un pozzo per Koba
e poi ad una persona che si é fidata cecamente Alessandra Sani e i suoi
Amici; a tutti gli amici di Marisa a Roma, al gruppo Colosseo di Roma e tutti
gli altri che hanno sostenuto moralmente e finanziaramente il progetto!
Gennaio 2002 - "Solo una giornata" (pdf)
Ciao ragazzi,
Ieri ho passato una giornata intera in un villaggio insieme a Suor
Angela, infatti il mattino alle nove sono andata con lei ed altri due africani
che ci facevano da interpreti, abbiamo percorso 50 km all'interno della brusse,
dopo Kati. La strada era abbastanza bella, era una pista, che solo lei che ci
va ogni 15 giorni conosce bene, infatti Suor Angela ogni giorno va a visitare
un villaggio per portarle le medicine, i vestiari e poi parlarle dei problemi
di salute, tra cui la malaria, AIDS,
e meningite,
cioe i vari sintomi. Il tutto mi è sembrato assurdo, pensate forse ora
negli ultimi 7 - 8 anni ci sono le scuole, tutti gli altri non sono andati a
scuola, e parlano solo il bambarà, e se qualcuno si ammala è curato
solo con le loro erbe, e se vogliono trovare dei medicinali debbono percorrere
circa 25 km con il carretto per arrivare al villaggio più grande che
si trova sulla strada principale, sapete è quello dove ci siamo fermati
noi dove c'èra il Griot e il mercato. Arrivati sul posto, al solito i
bambini sono sempre i primi che ci sono venuti incontro, le suore hanno costruti
una piccola Chiesa, dove ci si dice la messa e dove ci si riunisce per parlare
dei loro problemi e la distribuzione dei medicinali e vestiario, così
ci siamo sedute e subito dopo sono arrivate le donne con i loro bimbi in braccio,
ed ognuna esponeva il suo problema: la maggior parte erano bambini piccolissimi
con problemi respiratori e malnutriti, così la suora le dava vari sciroppi,
qualche volta antibiotico, e vitamine , tutti i medicinali sono in italiano
perchè gli mandano dei pacchi con le medicine, via posta sempre inferiori
a 20 kg, e senza dicchiararli, scrivendo sopra merce senza valore, mi dicevano
che fino ad adesso le è andata bene e che mai nessuno ha aperto i loro
pacchi, altrimenti dovrebbero pagare la dogana e quindi per loro sarebbe molto
difficile, dato che non hanno molti soldi. Oltre le donne con i bambini anche
delle persone anziane
chi aveva un dolore al braccio, chi alle gambe e così le davamo antinfiammatori,
ogni volta io leggevo le indicazioni ed è stato facile perchè
erano medicine italiane e poi molte le conoscevo, bambini con diarrea e vomito
le davamo dei dissinfettanti e sali, la suora un pò di medicina la conosce
data l'esperienza di tanti anni, però a me sono venuti sempre i dubbi
per le dosi, e dato che loro non sono abituati le facevo sempre le dosi a metà.E
arrivato un bambino che aveva appena 20 mesi, con la mano e braccio bruciati
con l'acqua bollente, credetimi mi sono spaventata, mi ha fatto veramente impressione,
facendoci forza lo abbiamo pulito con l'acqua ossigenata e poi le abbiamo messo
le bende di Connettina, hanno un inguento apposta per la bruciature, il bimbo
non ha fatto un fiato ci guardava con i suoi occhioni interrogativi, forse aveva
capito che facevamo qualcosa di buono per lui, gli abbiamo lasciato altre garze
sperando che la mamma nei prossimi giorni gle le cambia.......purtroppo non
ci sono infermieri o medici nei villaggi sono costretti a venire a Kati o Bamako,
certo mi sono resa conto che abbiamo fatto ben poco ma ieri loro sono stati
felicissimi vedere qualcuno che si occupa di loro, ho medicato anche una ragazza
con un grosso taglio al piede, sempre lavando la ferita ho messo un disinfettante
e le abbiamo dato qualche pasticca di antibiotico per loro sempre poco perchè
con il loro organismo fa subito effetto. Io mi ero portata l'acqua da bere ma
purtroppo ne ho bevuta pochissima perchè ci è servita a preparare
gli sciroppi antibiotici ai bambini, così pure non ho osato tirare fuori
il mio panino "con la frittata" per noi hanno preparato del riso con
olio di karatè e pomodoro concentrato, è stato messo in una grande
bacinella per poterlo mangiare, mi sono lavata bene le mani anche con il disinfettante
e dopo di che insieme alla suora e ai due africani abbiamo mangiato con le mani,
da loro non esistono posate, io ho preso qualche manciata di riso che per fortuna
era caldissimo quindi ben cotto, ed ognuno di noi mangiava prendendolo sempre
dallo stesso posto. Ci hanno portato l'acqua per lavarci le mani,che per loro
è molto preziosa infatti la notte fanno dei turni ai pozzi per prendere
dell'acqua per cucinare e bere, ho dato un pò della mia acqua ad una
bambina di sei mesi (bellissima, la mamma aveva 15 anni) non voleva più
staccarsi dal bicchiere anche perchè era fresca, tutte le donne mi guardavano
con stupore e mi sorridevano, vedendo come la bimba beveva, è stata una
esperienza bellissima perchè ho visto veramente come vivono nei villaggi,stando
tutto il giorno con loro ma la felicità e la gioia di queste persone
vedendo noi che ci occupavamo di loro. Le medicine che le davamo la suora le
faceva pagare qualcosa, ed anche io trovo giusto,sapete 50 o 100 franchi, che
per loro è tanto però si abituano a rispettare di più quello
che gli viene dato e cher le serve veramente, è una buonissima abitudine,
altrimenti vi figurate cosa succederebbe se le diamo gratis. Il pomeriggio gli
è stato dato anche dei vestiti sia per le donne che per i bambini, anche
li hanno pagato veramente poco ma gli serve ad essere più rispettosi
con se stessi, in questo villaggio i bambini non chiedono nulla, tipo bombon
,perchè non c'è turismo e non vedono mai un bianco. Mi sono ripromessa
di andarci una o due volte a settimana per poter aiutare la suora, e portare
forse un pò di gioia a loro, quando la sera andavamo via, hanno chiesto
nella loro lingua che mi vogliono anche la prossima volta, poi sapete come sono
io, mi chiedevono se conoscevo il Bambara, ed io le dicevo delle parole in italiano,
occhi, naso bocca, il mio nome e ciao, alla sera mi dicevano ciao e chiamandomi
per nome....... Loro hanno bisogno di un pozzo per l'acqua he le suore vorrebbero
farle, ma il costo è molto caro, così stanno cercando in Italia,
tra le varie associazioni per vedere se possono accumulare qualche milione,
questi sono gli aiuti di cui hanno bisogno, non le magliette e bicchieri, ma
è la sopravvivenza di tutti i giorni, perchè se hanno l'acqua
possono anche fare dei piccoli orti, hanno solo papaie, gli mancano le vitamine
e verdure, ora con Zanini vedo se può mandare qualcuno per fare un sondaggio
se facendo un pozzo arrivono a trovare l'acqua, perche anche mandare qualcuno
nel villaggio costa,è veramente una desolazione sono rientrata a casa
la sera con il cuore angosciato, se penso a quello che abbiamo noi... e li i
bimbi moiono prima dei 5 anni un numero impressionante, tutti i politicanti
dovrebbero aiutare questi popoli ma facendo veramente, pozzi per l'acqua strade
e agricoltura, insieme naturalmente scuole e dispenzari, sono tutte cose che
sapevo e sò, ma ieri sono rimasta scioccata di come possa vivere un intero
villaggio e questo lo si vede soltanto viverci "solo una giornata"
Vi ho voluto raccontare questa mia "giornata" per farvi capire quanto
siamo fortunati tutti noi, e se possiamo fare qualcosa per loro,è vero
è una goccia nell'oceano, ma più gocce formano un mare... Vi voglio
bene un grosso bacione mamma
4 Marzo 2002
Ciao Fabrizio, e Francesca
Sono appena rientrata dal Villaggio, insieme ad Angela, sono veramente stanca, pensate che oggi ci saranno stati 43 gradi di caldo, e in più c'è il vento. Al solito la gente mi aspetta sempre con grande festa, ed oggi c'è stata veramente festa. E' venuto il capo villaggio, insieme ai suoi anziani, e dopo un lungo discorso, gli ho rimesso 130.000 FCA (198,18 EURO), gli sorridevano gli occhi, dovranno servire a riempire il granaio di miglio. Ho fatto anche una foto. Dopo di che gli abbiamo parlato del pozzo, che verranno verso la fine del mese, così ci ha promesso la ditta, e per lui non ha importanza dove lo facciamo, anche se non è lo stesso posto, purché gli facciamo il pozzo per l'acqua. Fabrizio ti ringrazio per i soldi che vuoi raccogliere, ma non devi preoccuparti di grosse cifre, alla suora per il momento gle li hanno mandati dall'Italia, ma a noi servono per comprare il cibo, e vestitini, che vogliamo far fare qui. Ora scriverò anche a Fiorella, perchè anche lei mi ha chiesto cosa puo fare per i bambini. Quindi se raccogliete i soldi mi va benissimo, possiamo comprare tante cose per il loro fabbisogno, il pozzo costa circa 6.197,48 EURO, però le suore hanno già una grossa parte.
16 Marzo 2002
Domani mattina vado con suor Angela al nostro villaggio, con noi abbiamo due
sig.re africane, che dovranno parlare del grosso problema, che purtroppo in
questo paese ancora usano, cioè la exision, che usano ancora fare alle
bambine di 3 o 4 anni, cioe togliere il clitoride, le piccole labbra e le grandi
labbra, per poi infobulare, (cioe cucire la vagina), è mostruoso quello
che fanno alle bambine!,
e non è la religione , ma la loro cultura.
Proprio ieri in Francia hanno condannato 5 persone Maliane, a due anni di carcere,
per averlo praticato a 6 bambine africane.
Ci sono queste sig.re Maliane che hanno creato una associazione per poter parlare
nei vari villaggi di questo problema, loro da piccole hanno avuto l'exisione,
ma non lo hanno fatto alle loro figlie, ed ora combattono questa barbaria.
E quindi domani oltre a medicare le varie persone, parleremo anche di questo
problema, non si finisce mai! Ci sono tanti di quei problemi, che non si possono
risolvere tutti. Comunque io cerco di fare quel poco che mi chiedono, sperando
di portare un piccolo beneficio.
Bene ragazzi, fatevi sentire, noi stiamo benissimo, poi domani sera vi racconterò
come è andata la giornata, e cosa diranno le donne del villaggio.
30 Aprile 2002
Questa mattina, sotto un sole tremendo, pensate faceva 41
gradi, io e papà siamo andati a KOBA, Suor Angela aveva altri impegni
e così non è potuta venire.
Finalmente hanno messo l'attrezzatura
per fare il pozzo per l'acqua, speriamo che la trovino. Appena mi hanno visto
tutti gli uomini più anziani
sono venuti a salutarmi, specialmente a papà, perche grazie a lui siamo
riusciti ad ottenere un buon prezzo. Io gli ho detto di pregare ALLAH affinchè
trovino l'acqua, si sono fatti una risata.
Abbiamo fatto le foto sia digitali che quelle normali, vi mandiamo alcune foto
dell'attrezzatura per la perforazione già sul posto del futuro pozzo
e una foto del vecchio pozzo tradizionale esistente. Tutti i bambini
mi sono venuti incontro, con grandi sorrisi, certo ora che noi stiamo qui per
altri 20 mesi cercherò di fare del mio meglio per aiutare le suore e
questo Villaggio, che veramente manca di tutto. Dobbiamo aiutarli affinchè
loro stessi possano procurarsi il cibo, e cioè con l'agricoltura, infatti
stanno costruendo una diga
in una valletta, in modo che dopo le ultime pioggie gli rimane dell'acqua ancora
per tre-quattro mesi per poter irrigare gli orti. Per la diga, loro hanno scavato
la terra e noi adesso cerchiamo di procurare un camion per trasportarla dove
bisogna costruire lo sbarramento.
Vediamo se possiamo comprare anche delle vanghe e zappe, per lavorare la terra.
Ci vorrebbero una barca di soldi ma, già con quello che ho portato io,
aiuteremo le suore a sollevare un pò questo villaggio.
Venerdi sono stata a pranzo da suor Angela e Carmen, suor Mirian è ancora
in Italia per la convalescenza, verrà a metà maggio, ogni giorno
le suore fanno veramente della carità, non solo per i villaggi, ma anche
presso la casa dove abitano. Potete immaginare quante persone che vengono a
bussare alla loro missione per chiedere qualcosa. Non negano mai nulla a nessuno:
ci sono dei bambini molto poveri, credo che gli sia morto il papà, a
cui le suore danno il pranzo ogni giorno facendoli felici di mangiarsi un piatto
di pasta. C'é poi un bambino di sette anni, che soffre di nanismo, è
veramente piccolo. Ci sono delle ragazze madri a cui danno il latte in polvere
per il loro bebé, ma la cosa che più mi ha fatto impressione è
stata vedere una ragazza di 17 anni, immobilizzata su una carrozzina, la quale
ha avuto una bambina bellissima, alla quale però non puo dare il suo
latte in quanto è malata di AIDS, e allattandola potrebbe infettarla.
Inoltre alle famiglie numerose danno un sacchetto di riso, o medicano i loro
bambini...
Insomma bisogna che aiutiamo queste suore, certo andate via loro, non ci sono
più giovani suore che vogliono fare il loro lavoro. Per il momento cerco
anche io nel mio piccolo di fare qualcosa. Vi ringraziano moltissimo dei soldi
che gli avete mandato, poi anche loro vi scriveranno. Sono riuscita a farmi
dare il loro c/c così ognuno di voi, come pure i vostri amici, ogni tanto
potete mandare qualcosa per il Mali. Noi finiremo il nostro lavoro e partiremo,
ma speriamo che continui ad arrivare qualcosa a loro al
c/c postale n.11047271
intestato: Istituto delle Suore Missionarie dell'Immacolata Regina della Pace
- V. SS. Trinità 16 - 27036 MORTARA,
mettendo nella causale: "per suor Angela - Mali"
Sto scrivendo a voi tutti che mi avete dato il denaro, per darvi le prime notizie
sul nostro operato.
Fiorella ti ho mandato il loro c/c così potrai parlarne ai tuoi bambini
della scuola, grazie.
Così pure ad Alessandra, un grazie a tutti voi che siete stati così
generosi.
Così pure a Mirella, Giusy, Merina, Rita, Maria Pia, ai miei figli ed
amici dei miei figli. Le suore sono rimaste impressionate che in così
pochi giorni sono riuscita a portare tanti soldi. E questo é avvenuto
perchè tutti noi crediamo nel loro operato.
Vi darò altre notizie al più presto, io stò meglio, per
fortuna qui posso riposarmi. Attendo pure le vostre notizie, ché ciò
mi fa sentire più vicino a voi.
Bacioni a tutti e grazie....
Marisa
2 Maggio 2002
Domani andremo a Koba per vedere il lavoro del pozzo, speriamo
che abbiano trovato l'acqua, di tutto ciò le suore sono state contentissime.
Comunque cercheremo di comprare anche del miglio, ma soprattutto gli arnesi
di lavoro per poter lavorare la terra.
Se qualcuno vuole partecipare puoi darle il c/c che ti ho mandato, mettendo
sempre dietro la causale "Per Suor Angela Mali".
Vedrai che tutto il tempo che noi staremo qui faremo qualcosa di buono per questo
paese. Soprattutto mi sono resa conto quanto i giovani sono generosi, e con
le prossime feste Natalizie molte persone mandano qualcosa alle Missioni, e
dato che noi siamo sicuri che questi soldi non vanno perduti, molti altri tuoi
amici, anche del tuo ufficio potranno mandare qualcosa. Ma ne devi parlare senza
obbligare nessuno, loro sanno cosa stò facenco con le suore e sentono
di partecipare deve essere spontaneo. Non mi avevi detto che conoscevi qualcuno
della ROMA!......
Ieri anche Manlio mi ha risposto, ringraziandomi della lettera che le ho mandato
e le foto del pozzo...
7 Maggio 2002
Il pozzo
stà andando avanti, e domani con suor Angela andrò al villaggio,
per vedere cosa possiamo comprarle per l'agricoltura, sono felicissimi.
15 Maggio 2002
Ieri sono andata al nostro villaggio KOBA, insieme a suor
Angela, abbiamo portato 3 tonnellate di miglio, e altri regali, ma la cosa che
ci ha fatto commuovere è che finalmente ieri hanno trovato
l'acqua a 46 metri!.....eravamo tutti molto in pensiero, dato che il
sottosuolo è roccioso, però ieri ce l'hanno fatta. Non puoi immaginare
la gioia della gente, ci venivano ad abbracciare ed erano felicissimi, mi hanno
fatto una lettera bellissima, che poi ti porterò.
Io e Angela ci siamo commosse nel vedere la loro felicità, e questo grazie
anche a tutti gli amici che hanno contribuito ad aiutare questo piccolo villaggio,
certo ci sono tante cose ancora da fare, ma la provvidenza è grande,
e finche io sarò qui cerchero di aiutarli ancora.
20 Maggio 2002
Sono appena rientrata dal villaggio KOBA, sono andata insieme a suor Angela,
e un italiano, che veniva la prima volta in Africa. E' rimasto sconvolto nel
vedere la realtà dei villaggi, perchè in città, si si vede
la povertà, ma non come vivono l'80% della popolazione.
Sono venuti 4 italiani, amici delle suore, (quelli che ogni anno vengono con
il loro aereo personale) per portare dei doni alle varie missioni. Sono arrivati
dal sud America, è verò sono miliardari efanno anche del bene.
Oggi alle suore hanno regalato anche un frigorifero, riempendolo di ogni grazia
di Dio
2 Giugno 2002
Poi vi racconto come è andata l'inaugurazione del pozzo,
abbiamo passato 5 ore bellissime, e entusiasmanti, ci hanno fatto le danze,
hanno coinvolto sia me che suor Angela, i bambini hanno cantato, ringraziandoci
in francese, il maestro li aveva preparati, e poi ci hanno fatto il discorso,
iniziando cari amici italiani, siamo commossi di quello che avete fatto per
noi ecc...Io gli ho portato la cola, a tutti gli anziani, un sacco di riso da
50 kg, e poi carammelle e biscotti. Abbiamo benedetto l'acqua nelle calabas,
e tutti hanno bevuto, è stata una cerimonia
improvisata ma bellissima, alla fine tutte le donne
ci hanno abbracciato, ed erano anche loro commosse. Quanto ci vuole poco per
renderli felici, l'acqua era chiarissima, ed ogni volta che entrano nel recinto
per prendere l'acqua debbono entrare scalzi, altrimenti ci sono 100 franchi
di multa.
Volevano che io con suor Angela dormissimo là....gli ho promesso che
lo farò la prossima volta.
Abbiamo fatto tante foto, sia io che papà con la sua macchina digitale,
poi ve le mando.